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Meta licenzia 11mila dipendenti, la mossa di mister Facebook Zuckerberg che ammette: “Ho sbagliato” – Il Riformista

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La lettera di addio al 13% della forza lavoro

Carmine Di Niro — 9 Novembre 2022

Meta licenzia 11mila dipendenti, la mossa di mister Facebook Zuckerberg che ammette: “Ho sbagliato”

La strada spianata da Twitter ed Elon Musk, ma anche da altre aziende della Silicon Valley come Stripe e Lyft, viene seguita da Meta. La società madre guidata da Mark Zuckerberg, contenitore dei social Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il taglio del 13% della sua forza lavoro, ovvero oltre 11mia dipendenti.

La conferma è arrivata dallo stesso creatore di Facebook con una lettera ai dipendenti, che formalizza così la crisi innescata dalla perdita del 70% del valore dell’azienda nell’ultimo anno, colpita dal calo del mercato pubblicitario e dagli investimenti per ora infruttuosi sul Metaverso.

Oggi condivido alcune delle modifiche più difficili che abbiamo adottato nella storia di Meta – scrive Zuckerberg nella lettera -. Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e lasciare a casa più di 11mila dei nostri talentuosi dipendenti. Stiamo inoltre adottando una serie di ulteriori misure per diventare un’azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre”.

Il fondatore di Facebook scrive quindi che “sfortunatamente le cose non sono andate come mi aspettavo. Non solo il commercio online è tornato ai trend precedenti, ma il declino macroeconomico, l’aumento della concorrenza e le perdite dell’industria pubblicitaria hanno ridotto le nostre entrate più di quanto mi aspettassi. Ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità”.

La decisione di Zuckerberg non coglie di sorpresa analisti e mercati: Meta Platforms, che a fine settembre contava circa 87.000 dipendenti in tutto il mondo, da tempo fa registrare risultati finanziari deludenti e già negli scorsi mesi il fondatore aveva fatto intendere che ci sarebbero potuti essere importanti tagli alla forza lavoro entro la fine del 2023.

Shares of Facebook parent Meta rose in premarket trading after founder Mark Zuckerberg said the social-media company would cut more than 11,000 jobs https://t.co/hBe6ivpdNE

— The Wall Street Journal (@WSJ) November 9, 2022

Zuckerberg lo scorso 26 ottobre durante un meeting con gli analisti sui conti aveva di fatto annunciato un possibile futuro difficile per la forza lavoro di Meta, sottolineando che “alcuni team cresceranno in modo significativo, ma la maggior parte degli altri team rimarranno fermi o si ridurranno nel corso del prossimo anno”. Ancora prima, alla fine di giugno, lo stesso Zuckerberg aveva detto ai propri dipendenti che “realisticamente, in azienda ci sono persone che non dovrebbero essere qui”.

I dipendenti licenziati non verranno ovviamente buttati in mezzo alla strada senza uno ‘scivolo’ economico: gli 11mila licenziati riceveranno 16 settimane di stipendio base e due settimane aggiuntive di stipendio per ogni anno di servizio, con l’azienda che coprirà la loro assicurazione sanitaria per sei mesi.

La scelta di Meta segue quella, ampiamente discussa sui quotidiani di tutto il mondo, di Elon Musk: il nuovo proprietario di Twitter tra le prime mosse da CEO ha infatti licenziato la metà dei dipendenti, circa 7500 persone, per fare fronte da una parte ai costi sostenuti per l’acquisizione della società e dall’altra ad aumenta i ricavi. Sulla stessa scia di Twitter si erano mosse anche altre due Big Tech della Silicon Valley, Stripe e Lyft, mentre l’altro gigante, Amazon, ha annunciato il congelamento delle assunzioni.

carmine e1618247258438

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia

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