Ben ritrovata recensione negativa, in questo caso di Sugo Milano.
Una rarità tra i critici gastronomici, le recensioni negative dei ristoranti sono sparite anche dal menu degli influencer. Molto sensibili, ma è un eufemismo, agli inviti e alle cene offerte dai PR e dagli uffici stampa.
CHI HA SCRITTO LA RECENSIONE NEGATIVA DI SUGO MILANO
Certo non si può accusare di “affettuosità giornalistiche” Dominique Antognoni, prova ne sia la dura recensione negativa affibbiata al ristorante di Milano aperto da poco.
Antognoni è un esperto di ristorazione che è solito vergare lunghi post provocatori su Facebook. La recensione inizia così: “Ciao. Sono Dominique Antognoni e vorrei raccontarvi la mia terribile esperienza all’ora di pranzo. Nome del ristorante? Sugo. Tante attese, atroce delusione”.
Sugo Milano è una neonata “trattoria contemporanea ispirata alle tradizioni regionali”, aperta da qualche mese in via dell’Unione, 11 a Missori, pieno centro di Milano.
Due i soci che hanno avviato il progetto Anna Clara Caimi, background nel mondo della moda e Matteo Ceppi, chef uscito dall’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food a Pollenzo. In cucina c’è Federico Marzo, ex di Cracco.
Le aspettative sono alte, infatti all’ora di pranzo il ristorante è pieno ma in sala c’è un solo ragazzo. “Simpatico – scrive Antognoni, però vestito da surfista: pantaloni corti, capelli lunghi, temevo ci salutasse tutti da un momento all’altro per andare al mare”.
Il menù di Sugo è intrigante: “I prezzi – si legge nella recensione negativa, sono da ristorante di livello medio alto verso l’alto”.
Nel menu alla carta i piatti costano da 14 a 22 euro, le degustazioni sono due da 45 € (tre portate) da 60 euro (cinque portate).
LA RECENSIONE NEGATIVA DI SUGO MILANO
“Arriva il ragazzo e ci porta un gapzacho, per iniziare. Che bel gesto, ci diciamo. Peccato che il gazpacho, porzione baby, era per tutti i sei”.
Ma secondo l’esperto di ristorazione i problemi sono molti, per esempio i tempi d’attesa. “Finalmente, dopo 45 minuti, ecco i piatti. La capasanta, annunciata come abbondante, prevede quattro capesante. Piatto Buono? No, smorto. Costo? 22 euro. Li vale? No”.
Con il resto va pure peggio, nella recensione negativa di Sugo Milano Antognoni è perentorio: “Il mio spaghetto con i gamberi, 20 euro, è salato, sciatto e povero. Ne vale al massimo 12. La tartare di gamberi è una poltiglia indecorosa”.
Il ristorante milanese, aperto da poco, avrà almeno un ambiente curato e d’atmosfera. No, non sembra questo il caso.
Antognoni incalza: “Il rumore è tremendo. L’arredo non esiste. Pare una camera mortuaria. Freddo, ostile e impersonale. Di trattoria non c’è ombra, non c’è un’idea, un concetto”.
La recensione negativa di Sugo Milano segnala anche una infelice distribuzione degli spazi che complica le cose. “Quelli del tavolo accanto si alzano per pagare. Ognuno per sé: di conseguenza, fila indiana in mezzo al locale, già piccolissimo”.
Al personale manca l’esperienza necessaria, cosa comprensibile vista l’apertura recente, benché in un mercato competitivo come quello di Milano non sia un difetto da poco.
“Il ragazzo che sta in sala si mette alla cassa. Dalla cucina suona il campanello, ma pora stella non può sdoppiarsi. Tutto a caso. Forse è stato solo un giorno sfortunato, ma ne dubito. L’approssimazione aleggiava ovunque”.
COSA DICE TRIPADVISOR
Le recensioni negative di Sugo Milano su TripAdvisor non mancano. Ma ce ne sono anche a cinque stelle.
Per esempio: “Locale dall’atmosfera calda e conviviale, personale gentile ed educato, buon cibo e interessante scelta di vini. Che dire, ci rivedremo spesso!”.
Antognoni, tuttavia, non è dell’avviso. Basta leggere come si conclude la sua recensione negativa di Sugo Milano.
“Morale? Non ci tornerò, non lo consiglio. Però consiglio ai proprietari di resettare tutto e di ripartire con più umiltà”.