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Italiano a Stoccolma: “Integrazione fallita, destra ne ha approfittato'

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15 settembre 2022 | 14.11

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‘Partito che ha vinto le elezioni è chiaramente xenofobo, un po’ di preoccupazione’

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– La premier svedese dimissionaria Magdalena Andersson (Fotogramma)

Stefano Dell’Orto è un italiano che abita in Svezia dal 1998. E’ sposato con una donna svedese, con la quale ha due figlie adolescenti. E’ dunque perfettamente integrato, laureato in ingegneria, manager alla Vattenfall, la compagnia elettrica del Paese scandinavo. Eppure, parlando con l’Adnkronos, non nasconde una propria “piccola apprensione” per l’esito elettorale svedese, che ha premiato l’estrema destra di Jimmie Akesson e ha portato alle dimissioni della premier socialdemocratica Magdalena Andersson.

“Il partito di estrema destra che ha vinto le elezioni in Svezia è chiaramente xenofobo e fra quelli con cognome non svedese c’è una po’ di preoccupazione – afferma – Non sappiamo quello che succederà, anche se io faccio parte della classe sociale ‘dei laureati’ e con una buona posizione lavorativa”. Sebbene la nuova politica della destra lo tocchi marginalmente, Dell’Orto sottolinea tuttavia il fatto che “le annunciate politiche restrittive potrebbero adesso coinvolgere i prossimi flussi migratori, nonché le classi meno abbienti di immigrati presenti nel Paese, nei confronti delle quali non è mai stata messa in atto alcuna vera politica di integrazione”.

“E’ vero – ammette – che agli immigrati sono state date le case, ad esempio, ma è anche vero che si sono create delle zone-ghetto e che la mancanza di integrazione ha portato, anche recentemente, a scontri e a disordini che di certo hanno avuto un peso nell’influenzare l’opinione pubblica e l’elettorato. Al momento, fra gli immigrati c’è senz’altro un senso di disagio per capire che sta per succedere”.

“La Svezia – ricorda – se la si confronta con altri Paesi scandinavi ha avuto politiche di immigrazione più permissive, è stata molto più aperta, ma non è stata fatta una vera politica di integrazione. E così, a guadagnarne è stata la destra, che ha puntato la propria campagna elettorale contro l’immigrazione ed è stata effettivamente l’unica ad avere affrontato la politica dell’immigrazione e dell’integrazione. E’ stata una svolta molto forte e a perdere punti sono stati i moderati proprio per avere aperto su questi temi al partito di estrema destra. Hanno guadagnato i socialdemocratici nelle città e i democratici socialisti e gli ambientalisti, per l’effetto Greta – prosegue Dell’Orto, che, oltre ad avere la cittadinanza italiana ha anche quella svedese e dunque ha votato sia alle nazionali, che alle regionali e alle comunali – ma ha perso voti il partito moderato, per aver aperto all’estrema destra. Diversamente dall’esito nazionale, nelle città il centrosinistra ha mantenuto. Addirittura, Stoccolma è passata dal centrodestra al centrosinistra. Invece, nelle zone rurali c’è stato un significativo spostamento verso destra”.

(di Cristiano Camera)

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