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Finale Mondiali in Qatar, l’entusiasmo dei tifosi argentini esplode a Napoli: in 500 in piazza Dante – Il Riformista

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La festa nel segno di Maradona

Rossella Grasso — 18 Dicembre 2022

Finale Mondiali in Qatar, l’entusiasmo dei tifosi argentini esplode a Napoli: in 500 in piazza Dante

C’è un filo diretto che collega Napoli all’Argentina. Ed è certamente legato a un amore in comune: Diego Armando Maradona. Così è successo che domenica mattina, a poche ore dal match finale dei mondiali in Qatar, l’azzurro delle maglie si sia ancora una volta fuso in un momento di entusiasmo. Circa 400- 500 Argentini si sono dati appuntamento in piazza Dante a Napoli con bandiere e maglie bianco azzurre per cantare e ballare: una sorta di rito propiziatorio prima della finale prevista alle 16 che vedrà la nazionale argentina contendersi il titolo del mondiale in Qatar contro la Francia.

L’atmosfera è carica di festa ed entusiasmo. I tifosi con le bandiere e le maglie bianco e azzurro hanno iniziato a cantare quella che gli argentini sperano possa essere la ‘colonna sonora’ del trionfo mondiale, la prima Coppa del Mondo dopo quella alzata in cielo nel 1986 da Diego Armando Maradona. È il coro che fa da sottofondo alle partite dell’albiceleste di Leo Messi durante i Mondiali in Qatar, giunti ormai nella fase clou.

Un sogno, quello della ‘Scaloneta’, la nazionale guidata dal ct Lionel Scaloni, evidente già nelle parole del coro tratto dalla canzone “Muchachos, Esta Noche Me Emborracho“, del gruppo “La mosca“.Il testo della canzone-coro che il gruppo per l’occasione del Mondiale in Qatar ha voluto riadattare in chiave calcistica, è questo: “En Argentina nací, tierra de Diego y Lionel, de los pibes de Malvinas, que jamás olvidaré. No te lo puedo explicar, porque no vas a entender, las finales que perdimos, cuántos años las lloré. Pero eso se terminó, porque en el Maracaná, la final con los brazucas, les volvió a ganar papá. Muchachos, ahora nos volvimo’ a ilusionar, quiero ganar la tercera, quiero ser campeón mundial, y el Diego, en el cielo lo podemos ver, con Don Diego y con la Tota, alentándolo a Lionel”.

Questo invece il testo in italiano: “In Argentina sono nato, terra di Diego e Lionel. Dei ragazzi di Malvinas che mai dimenticherò. Non te lo posso spiegare perché non capirai, le finali che abbiamo perso quanti anni le ho piante. Però quello è finito perché nel Maracana la finale col Brasile l’ha vinta di nuovo papà. Ragazzi adesso ci siamo illusi di nuovo, voglio vincere la terza, voglio essere campione del mondo. E al Diego dal cielo lo possiamo vedere, con Don Diego (suo padre) e con la ToTa (sua madre) incitando Messi”.

La festa in piazza è coinvolgente. Tra di loro c’era anche qualche napoletano che non è riuscito a resistere alla tentazione di unirsi ai tifosi argentini. E qualcuno ha indossato la maglia per metà a strisce bianco e azzurre e per l’altra metà azzurra. In mezzo stampato l’intramontabile nome di Maradona. Un nome, un amore, che unisce i due popoli che da sempre si sentono vicini. Dopo il momento in piazza, tappa obbligata al murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli oggi particolarmente affollati nell’ultima domenica prenatalizia accompagnata da un caldo sole.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.

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