Tutto si deve a Cristoforo Colombo che nel 1493, durante il suo secondo viaggio nelle Americhe, portò delle talee di canna da zucchero dalle Canarie e le fece piantare ai caraibi, ma dove nacque esattamente il rum è difficile da definire. Sicuramente nella zona dei Caraibi e i corsari contribuirono a farlo conoscere in Europa, dove si cominciò a berlo nelle taverne dei porti francesi, inglesi, portoghesi e spagnoli, per poi diffondersi tra le classi più agiate. Fino alla fine del XIX secolo si commercializzava solo il Rhum tradizionale che si otteneva solamente dalla distillazione della melassa. Verso il 1890, alcuni produttori delle Antille francesi fecero una distillazione del succo fresco estratto dalla canna da zucchero: era nato il Rhum agricole. Dopo l’attribuzione, avvenuta nel 1996 dell’A.O.C ai rhum agricole della Martinica, le differenti specie di canna da zucchero sono state catalogate con cura poiché definiscono la tipicità dell’acquavite. Oggi le qualità di rum sono infinite e grazie alla sua versatilità, il distillato si presta bene a essere miscelato, dando vita ai mitici Cuba Libre, Mojito, Daiquiri o Piña colada, oppure liscio fumando un sigaro Avana, come un Cohiba siglo III.
Eminente nasce ufficialmente nel 2020 come nuovo gioiello della divisione distillati del gruppo Moët Hennessy, dall’idea del binomio tutto francese di Camille de Dominicis e Briac Dessertenne: a Cuba e precisamente nella Provincia Centrale di Villa Clara nel lato più selvaggio di una Cuba inaspettata e segreta, hanno trovato il maestro César Marti, che nella sua ricetta ha rinforzato la percentuale d’aguardiente nell’assemblaggio dell’eau de vie con il risultato di avere una bevanda più profumata, più grassa, più setosa ed anche più dolce. È questo il principio che Marti applica alla sua nuova creazione e dopo parecchi sigari e discussioni è nato Eminente che riflette una attrativa contemporaneità, creativa e dinamica dell’isola, in un momento chiave in cui la famiglia Castro ha lasciato il potere e Cuba vuole accelerare l’apertura all’economia occidentale. Anche se l’evoluzione è lenta, l’energia della comunità artistica sembra immensa e aspettando una nuova era, ciascuno si prende il tempo di gustarsi qualche canchácharas. Attraverso studio, dedizione e attenzione all’artigianalità, César Martí definisce con Eminente un nuovo stile ispirandosi a quello di produzione del rum cubano del XIX secolo, di cui richiama la ricchezza e l’intensità, ma apportando al tempo stesso anche rinnovata complessità grazie all’arte dell’invecchiamento e dell’assemblaggio delle aguardientes. Definita come “l’anima di Cuba”, l’aguardiente è un’acquavite ottenuta dalla distillazione della canna da zucchero e poi lasciata invecchiare in botti di rovere ex-whisky prima di essere miscelata con light rum. Nasce così il vero rum cubano.
L’arte della distillazione del rum è un sapere segreto che si tramanda di generazione in generazione e oggi César Martí, il più giovane Maestro Ronero di Cuba, è tra le figure chiave dell’interpretazione del rum. Cresciuto tra le piantagioni di canna da zucchero di proprietà della famiglia, ha appreso i rudimenti del mestiere dai nonni che lavoravano nel settore dello zucchero. È stato quindi naturale per lui dedicarsi allo studio del rum cubano fino a decidere di esprimerne il pieno potenziale. Eminente è uno dei pochi rum cubani a conseguire la Denominación de Origen Protegida. Il disciplinare D.O.P. Ron de Cuba stabilisce regole rigorose che garantiscono l’autenticità e gli standard elevati del Rum cubano.
Eminente Reserva è realizzato con il 70% di aguardientes: la porzione più alta tra tutti i Rum cubani ed è un 7 años, lasciato, quindi, invecchiare 7 anni in botti di quercia ex-Bourbon. Rum cubano ricco e corposo, ma allo stesso tempo, fresco, morbido e complesso, ideale sia da miscelare che da sorseggiare in purezza, possiede l’estetica di un classico light rum cubano e la complessità e profondità di uno invecchiato. Dal colore ambrato, è intenso e delicato al naso. L’aroma iniziale di caffè appena tostato lascia spazio a note più morbide di vaniglia, mandorla tostata e cacao e cioccolato sul finale. Al palato rivela ricche note fumé di canna da zucchero grezza, seguite da quelle più speziate di zenzero e pepe di Sichuan, con un leggero sapore di liquirizia e caramello in sottofondo. Il finale è lungo, fresco e cremoso, di ottima persistenza su note ammandorlate.
E se il rum è perfetto per una degustazione liscia, la sua versatilità in miscelazione gli ha permesso anche di essere l’ingrediente ideale di un drink come La Colada Diferente, rivisitazione della classica Piña Colada, con succo di lime, mix di purea e latte di cocco e infuso all’ananas, con aromi di caffè, note speziate di pepe sichuan e cannella, sentori più morbidi di cacao e vaniglia, fruttati di prugna e frutta secca, oppure di uno dei cocktail tra i più rappresentativi dell’isola, la Canchánchara, considerata la “Santa Trinità” cubana perché composta da soli tre fondamentali ingredienti: rum, miele e succo di lime. Bouquet di fiori d’acacia, aromi fruttati e agrumati, dal frutto della passione, al limone e all’arancia, sino a speziature di cannella e noce moscata, e a delle note erbacee.
lvmh.it/eminente
Manlio Giustiniani
Champagne Expert. Nato in una “raggiante” Catania degli anni ’60, appassionato di James Bond e dello Champagne.