Un colpo di sonno mentre era al volante dopo una notte insonne trascorsa in ospedale: a farne le spese è stato il bambino di 4 anni.
La tragedia si è consumata in provincia di Treviso. Il piccolo Eduard non ce l’ha fatta e si è spento a soli 4 anni.
Sabato 11 febbraio, nel primo pomeriggio, la Bmw X1 bianca guidata da Nicole, la mamma del piccolo Eduard Bressaglia, ha improvvisamente sbandato verso destra, schiantandosi contro un platano. Per il piccolo – che viaggiava regolarmente agganciato con le cinture al seggiolino fissato al sedile – non c’è stato nulla da fare. I primi soccorritori hanno tentato a lungo di salvarlo, praticandogli il massaggio cardiaco, ma non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. La giovane madre, comprensibilmente distrutta non solo dalla perdita del figlio ma anche dal senso di colpa, ha spiegato di essersi addormentata mentre era al volante. La 34enne aveva trascorso 18 ore sveglia al Pronto Soccorso insieme al bambino: lo aveva portato lì a causa di una bronchite ma l’attesa è durata 18 ore.
Eduard incastrato tra le lamiere dell’auto
L’incidente si è consumato qualche minuto prima delle 14, in un tratto rettilineo della Pontebbana: l’auto, in base a quanto ricostruito dai Carabinieri anche con l’aiuto di alcuni testimoni, è sbandata verso destra e ha terminano la propria corsa contro un platano a bordo strada. Nicole è salva per miracolo anche se il mezzo si è letteralmente disintegrato. Tra le lamiere contorte il piccolo Eduard. Fin dai primi istanti è chiaro che le sue condizioni erano disperate. I primi a intervenire sono stati due controllori della Mom – l’azienda pubblica di trasporto- che hanno estratto dall’abitacolo il bimbo e avviato le manovre di rianimazione. Poco dopo sono arrivati ambulanza e automedica del Suem 118 e i carabinieri. Il piccolo è stato trasportato d’urgenza in ambulanza al Ca’ Foncello: è spirato alcuni minuti dopo il ricovero. Sulla tragedia la Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Il funerale sarà fissato non appena il magistrato firmerà il nullaosta. La madre continua a ripetere disperata di aver avuto un colpo di sonno esattamente come la mamma del neonato morto soffocato al Pertini di Roma che si è addormentata mentre stava allattando il piccolo: non dormiva da tre notti dopo un travaglio di diciassette ore.