“La soluzione è sempre la stessa: blocco navale subito!”. Fratelli d’Italia rispolvera un grande classico della sua visione sulle partenze e le rotte e gli sbarchi di migranti che dalle coste africane arrivano sulle coste italiane. Il partito di Giorgia Meloni supera anche in questo il segretario della Lega Matteo Salvini in questi giorni in Lampedusa e con un solo tweet ha riaperto la discussione e richiamato l’attenzione sul tema: Fdi e Meloni sono in candidati più forti e dati in netto vantaggio nei sondaggi a vincere contro gli avversari del centrosinistra e a trainare la coalizione del centrodestra.
Il blocco navale che con un governo Meloni potrebbe diventare un punto al centro di un programma di governo è un’azione militare finalizzata a impedire l’accesso e l’uscita di navi militari e mercantili dai porti di un Paese. A regolare la disciplina nell’ambito del diritto internazionale è l’articolo 42 dello statuto delle Nazioni Unite. La misura riguarda le navi di qualsiasi nazionalità e tipo, dunque, con l’unica eccezione dei beni di prima necessità e degli aiuti umanitari, e comporta che tutti i natanti che dovessero forzare il blocco siano condotti in un porto del Paese che ha imposto il blocco stesso così come i passeggeri dovrebbero essere fatti sbarcare nel Paese che mette in atto il blocco – e già questo punto è paradossale. considerate le posizioni delle destre italiane.
🔵 La soluzione è sempre la stessa, #FratellidItalia la propone da anni: #blocconavale subito!#BastaSbarchi pic.twitter.com/z5iPfEN9uO
— Fratelli d’Italia 🇮🇹 (@FratellidItalia) August 5, 2022
Il blocco non è stato concepito per intercettare micro-natanti, barchini e gommoni che tra l’altro possono sfuggire ai radar di bordo. Non può essere attivato inoltre unilateralmente se non in casi specifici come legittima difesa, aggressione o guerra. L’Italia lo ha adottato con il governo Prodi nel 1997. L’Operazione “Bandiere Bianche” fu avviata di concerto con le autorità albanesi, fu aspramente criticata dalle Nazioni Unite sebbene si trattasse più propriamente di un’operazione di interdizione marittima (Mio), che si concluse con il tragico affondamento della nave Katër i Radës e la perdita di decine di vite umane.
Come spiegava l’ammiraglio Fabio Caffio nel suo Glossario di diritto del mare il blocco navale è “una classica misura di guerra volta a impedire l’entrata o l’uscita di qualsiasi nave dai porti di un belligerante”, come definita anche dall’art. 3 della Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 3314 del 14 dicembre 1974. I criteri per attuarlo sono stabiliti dalle Convenzioni di Ginevra del 1949 e 1977 sui conflitti armati via mare. Per attivare il blocco si devono comunicare alle nazioni terze non belligeranti in quali aree geografiche si attua la misura che deve essere imparziale nei confronti delle nazioni non belligeranti. Il blocco permette di catturare qualsiasi imbarcazione mercantile che violi il blocco e il suo deferimento a un apposito tribunale delle prede e consente di attaccare qualsiasi imbarcazione mercantile nemica che opponga resistenza al blocco navale.
Senza un’adeguata copertura legale sarebbe difficile per la Marina Militare arrivare un blocco navale. Come sosteneva formiche.net, in caso di un incidente mortale, come quello del 1997, ogni stato di provenienza delle vittime avrebbe il diritto di denunciare l’Italia alle autorità internazionali e non basterebbe un eventuale accordo bilaterale con i soli Paesi di partenza. Dal caso potrebbero nascere tantissimi casi di tensioni e scontri diplomatici. Senza contare lo sforzo immane che comporterebbe monitorare tutte le coste italiane.
Sul tema, dopo l’esplosione del dibattito è comunque tornata Giorgia Meloni con un altro tweet che citava un articolo de L’Unità del 2017: “Così titolava l’Unità il 26 gennaio 2017 per sintetizzare proposte Commissione europea per ‘fermare i flussi migratori’. Il BloccoNavale europeo in accordo con le autorità del nord Africa che propone FDI è l’attuazione di quanto proposto dall’UE già nel 2017 e ribadito più volte”. Il tema potrebbe diventare centrale nella campagna elettorale balneare in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.
Così titolava l’Unità il 26 gennaio 2017 per sintetizzare proposte Commissione europea per “fermare i flussi migratori”. Il #BloccoNavale europeo in accordo con le autorità del nord Africa che propone FDI è l’attuazione di quanto proposto dall’UE già nel 2017 e ribadito più volte pic.twitter.com/hJSuXiXdXI
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) August 6, 2022
L’articolo Cos’è il blocco navale, la proposta di Giorgia Meloni contro l’immigrazione: “Subito!” proviene da Il Riformista.