Consumo di surgelati, i tedeschi ne vanno matti: 50 chili a testa nel 2022 (e noi?). Non ditelo al nostro governo sovranista, orgoglioso della dieta mediterranea e convinta che fuori dai confini della “nazione” non si mangi bene o non si mangi affatto. La cucina tedesca, in effetti, non è la più rinomata del mondo (ma quanti di noi la conoscono davvero), e dunque non sorprende più di tanto il dato che arriva: il consumo di surgelati in Germania hanno raggiunto livelli record e sono aumentate del 3,6% rispetto al 2021, arrivando a 3,9 milioni di tonnellate.
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Le cifre superano di circa il due per cento i record di vendite registrati nel 2019. Secondo l’Istituto tedesco per la surgelazione (Dti), le persone in Germania hanno «consumato più alimenti surgelati che mai». Il consumo di surgelati pro capite è aumentato di 1,6 chilogrammi, arrivando a 47,7 chilogrammi. Quasi 50 chili di surgelati a testa, all’anno.
Il consumo di surgelati in Italia
E in Italia? Da noi si consumano solo 16 chili di surgelati pro capite. Pochi, in relazione alla Germania. Moltissimi, in rapporto a quanto accadeva negli anni ’80, quando ogni italiano consumava appena 3 chili. Da allora, hanno cominciato ad arrivare sempre di più sulle nostre tavole bastoncini di pesce, patatine fritte, pizze, minestroni, verdure. Nove tavole su dieci hanno qualcosa di surgelato da scongelare. Vien voglia di andare al ristorante. Peccato che lì il surgelato è fuori controllo e chi può dire davvero se quel che mangiamo è fresco di campo o di abbattitore.
