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Cina, indossa un kimono e si fa fotografare: arrestata

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16 agosto 2022 | 14.13

LETTURA: 2 minuti

E’ accusata di “aver provocato liti e disordini”

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Una donna cinese è stata fermata dalla polizia e trattenuta per ore con l’accusa “di aver provocato liti e disordini” indossando un kimono giapponese per farsi riprendere in foto mentre girava per strada nella città di Suzhou. La donna ha spiegato di essere una cosplayer, di aver cioè indossato per gioco il costume e una parrucca per immedesimarsi in un popolare personaggio della serie di manga shōnen Summer Time Rendering. Mentre assieme al fotografo era impegnata a realizzare gli scatti è stata avvicinata da un ufficiale di polizia, come testimoniato da un video postato sui social.

A young Chinese woman was taken away by local police in Suzhou last Wednesday because she was wearing a kimono. “If you would be wearing Hanfu (Chinese traditional clothing), I never would have said this, but you are wearing a kimono, as a Chinese. You are Chinese!” pic.twitter.com/et8vWOferQ

— Manya Koetse (@manyapan) August 15, 2022

Nel video, si vede la donna giustificarsi con l’agente che però le contesta di non aver indossato l’abito tradizionale cinese Hanfu: “Se fossi venuta indossando l’Hanfu non direi questo. Ma indossi un kimono, da cinese. Sei una cinese! O no?”. A questo punto la donna chiede perché sia oggetto di rimproveri e urla, e l’agente le spiega che è sospettata “di provocare liti e disordini”, accusa genericamente riservata a dissidenti, giornalisti e attivisti. Il video si conclude dopo che la donna viene portata via.

La giovane ha riferito che si trovava in una strada famosa per i suoi ristoranti giapponesi quando l’agente le si è avvicinato. Quindi è stata portata alla stazione di polizia, interrogata per circa cinque ore, fino all’una di notte. Il suo telefono è stato controllato ed il kimono sequestrato. Le è stato anche detto di non riferire dell’incidente online, dove il video è stato invece visto da decine di milioni di persone e ha suscitato accese discussioni sui social media.

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