Sotto le macerie del terremoto i corpi senza vita di un’intera famiglia italiana. A dare il triste annuncio il ministro Tajani.
Sono stati ritrovati i corpi della famiglia italiana di Antiochia. Purtroppo nessuno si è salvato. Il terremoto li ha uccisi tutti.
“Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno“- il messaggio del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Twitter. Nei giorni scorsi il ministro aveva reso noto che la famiglia, composta da sei persone – tre adulti e tre minori – risultava dispersa ad Antiochia, in Turchia, dopo il devastante terremoto di lunedì scorso. Nelle scorse ore il ritrovamento dei sei corpi: purtroppo nessuno si è salvato.Sul fronte degli aiuti, il ministero degli Esteri continua a inviarli nelle aree terremotate, anche in Siria. Questa mattina è partito dall’aeroporto di Pisa un nuovo carico che atterrerà nelle prossime ore a Beirut e sarà poi trasferito via terra in Siria: 4 autoambulanze e 14 medici, oltre a farmaci e materiali sanitari, offerti dal gruppo San Donato, che saranno destinati alla Mezzaluna Rossa siriana per l’assistenza alle popolazioni in Siria. Tajani, ha inoltre disposto un nuovo invio di squadre dell’ambasciata d’Italia ad Ankara e dell’Unità di Crisi della Farnesina sui luoghi dell’emergenza.
Il bilancio delle vittime
Secondo la Cnn, che cita fonti ufficiali, il nuovo bilancio delle vittime è di 24.500 tra Turchia e Siria. In Turchia il presidente Erdogan ha annunciato 21.043 vittime, mentre in Siria la Afp parla di circa 3.553 morti. Fortunatamente non solo morti: vengono estratte anche persone ancora vive come la piccola Aya, le neonata siriana estratta viva con attaccato ancora il cordone ombelicale. La piccola ha perso genitori e fratelli ma sono già numerose le persone che vorrebbero adottarla. Un altro neonato – che si suppone abbia circa due mesi di vita – è stato salvato dopo 128 ore tra le macerie. E dopo 119 ore un sedicenne è stato estratto vivo dalle macerie di un edificio crollato nella città turca di Kahramanmaras.Il ragazzo, Kamil Can, è apparso sorridente e in buone condizioni. I soccorritori hanno dichiarato di aver setacciato il sito dopo aver sentito la sua voce provenire da sotto le macerie. Il sedicenne è stato portato via in barella. I familiari lo attendevano per abbracciarlo. Secondo la rete statale turca Trt, anche tre fratelli sono stati estratti vivi dopo il crollo di un edificio di 5 piani 120 ore dopo il terremoto. Intanto, il presidente Bashar al-Assad ha criticato i Paesi occidentali per non aver avuto “riguardo per la condizione umana”, con riferimento alle sanzioni di Unione europea e Stati Uniti che secondo funzionari governativi e media siriani avrebbero ostacolato gli aiuti.