Ferrero, il gruppo di Alba, comprando le colazioni italiane di Fresystem ha portato a 14 le acquisizioni sotto la guida di Giovanni Ferrero.
58 anni, una moglie e due figli, il presidente della Ferrero incassa un milione e mezzo di euro al giorno. Cosa che lo rende l’italiano più ricco con un patrimonio di 34,7 miliardi, secondo Forbes.
In poco più di 7 anni Giovanni Ferrero ha imposto un serrato shopping aziendale fatto di acquisizioni, la più recente in Italia.
L’acquisto di Fresystem
Il gruppo della Nutella ha appena acquistato Fresystem, azienda di Caivano, in provincia di Napoli, protagonista nel mercato dei prodotti da forno surgelati per bar.
Si tratta, in particolare, di sfogliatelle, brioche e muffin realizzati con lievito madre fresco per conto terzi, anche con il marchio Cupiello.
Fondata nel 1983 e comprata dalla famiglia Simioli nel 1991, Fresystem, la più recente acquisizione Ferrero, ha avuto ricavi per 70 milioni di € nel 2022, il 90% dei quali in Italia.
Lavorando per la grande distribuzione e per altre catene quali McDonald’s e Autogrill, l’azienda campana, che per Ferrero produce già i Nutella muffin, ha una ragguardevole capacità produttiva annua. Un milione di pezzi al giorno.
Con la nuova acquisizione Ferrero, che continua a espandersi nel mercato del fuoripasto dolce, trasformerà lo stabilimento di Caivano della Fresystem nel secondo polo produttivo campano del gruppo.
Dopo quello di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino).
Tutte le acquisizioni Ferrero
Giovanni Ferrero è stato chiamato a capo del colosso di Alba nel 1997, all’inizio insieme al fratello. Quando Pietro Ferrero è morto all’improvviso, nel 2011, ha assunto ogni delega.
Il rapido percorso di crescita che ha imposto alla Ferrero ha raggiunto dal 2015 in poi ben 14 acquisizioni, all’estero e ora in Italia.
Sono diventati parte del gruppo:
1 – I dolci della britannica Thornotons (2015).
2 – Le gomme da masticare della belga Eurobase International (2015).
3 – I biscotti dell’azienda belga Delacre (2016).
4 – Cioccolato e cioccolatini di Fannie May negli Stati Uniti, acquisizione Ferrero del 2017.
5 – Caramelle e gomme da masticare, sempre americane, di Ferrara Candy (2017).
6 – Restando nel mercato Usa, prima il settore dolci di Kellogg’s (2018).
7 – Poi snack, gelati, biscotti e crostate di Kellogg Company (2019).
8 – Altra acquisizione Ferrero i gelati del gruppo spagnolo Ice Cream Factory Comaker (2019).
9 – I biscotti danesi di Kelsen, e le sue marche prestigiose: Royal Dansk e Kjeldsens (2019).
10 – Anche i biscotti inglesi a marchio Fox’s (2020).
11 – Sempre in UK gli snack healthy a base di cereali Eat Natural (2020).
12 – I biscotti leader di mercato nel Regno Unito della Burton’s Biscuit Company, con marchi quali Jammie Dodgers e Maryland, acquisizione Ferrero del 2021.
13 – Di nuovo in Inghilterra le barrette vitaminiche e proteiche di FULFIL Nutrition.
14 – Oggi sfogliatelle, brioche e muffin della campana Fresystem.
Giovanni Ferrero incassa 1,5 milioni di € al giorno
Si parla tanto delle acquisizioni di Ferrero e poco di Schenkenberg.
Eppure è la holding delle holding, la più ricca società posseduta da un italiano. Schenkenberg, “mamma” della Nutella, è la cassaforte di Giovanni Ferrero, proprietario di una quota pari al 76% circa, il restante 24% appartiene alla famiglia.
Dopo l’ultimo bilancio, ad agosto 2022, Schenkenberg ha distribuito un dividendo incredibile: 765 milioni di euro. Di questi, 575 milioni sono andati a Giovanni Ferrero.
Negli ultimi tre anni la holding della famiglia Ferrero ha destinato ai soci dividendi per l’impressionante cifra di 2,3 miliardi.
Non frutto di speculazioni, trading o finanza creativa, ma di utili derivanti dalla vendita delle varie Nutella, Nutella Biscuits, Kinder, Rocher, Tic Tac, Estathé e dalle acquisizioni della Ferrero International.
Cioè della società che sta sotto Schenkenberg, con qualcosa come 40 mila dipendenti, 107 società, 32 stabilimenti in 170 Paesi. E 12,7 miliardi di fatturato nel 2021 che hanno prodotto un miliardo circa di utile.
Valutazione del gruppo della Nutella dopo un recente riassetto societario: 32,5 miliardi di euro.